In terra di vino noi facciamo la birra.
Non è una provocazione, ma un modo alternativo di guardare al territorio. Alternativo come da sempre è stato il nostro pensiero e la nostra attitudine alla vita. Materie prime di altissima qualità, passione e tutte le piccole follie fatte insieme: ecco ciò che troverete nelle nostre birre.
Tre compagni del liceo insieme ad altri amici formano la drink’n’roll band dei TeleSpallaBob. Da quel momento Stefano, Giulio e Marco diventano praticamente inseparabili. Vanno a vivere insieme in quella che verrà ricordata come “la casa degli scherzi”, e lì iniziano le prime bevute di qualità e la passione per la birra artigianale.
La frequentazione di un beershop nelle vicinanze cementifica questa passione, e da lì a poco inizia anche la formazione: Stefano frequenta il corso per tecnico birraio del C.E.R.B. di Perugia e lavora nei pub, Marco diventa sommelier professionista e ristoratore, Giulio frequenta corsi da degustatore. Da lì a poco il Grande Progetto Comune chiamato BIRRA prende forma attraverso l’homebrewing e la creazione di ricette originali che rappresentano il loro spirito. Viene scelto quindi il luogo per realizzare il progetto: il Chianti.
Per l’ineguagliabile bellezza del territorio, per la storia che lega a questa terra, per la clientela attenta alla qualità del bere, e per la possibilità di confrontarsi con un mondo così apparentemente lontano – ma in realtà vicinissimo – come quello del vino.
Lo spazio ideale viene trovato a Radda in Chianti, e con un impianto da 500 litri e una cantina da 3000 litri nel 2016 inizia la storia dei Chianti Brew Fighters. All’inizio sono 4 le birre che escono dal laboratorio e sono, in ordine di apparizione: La Selva (stout 5%) , La Serpe (California common 5,4%), La Villana (golden ale 4,5%), La Bestemmia (strong ale 7,7%).
Le birre pronte, il birrificio pure, manca solo il vestito da indossare. Queste grafiche meravigliose che esprimono in immagini e segni la filosofia Chianti Brew Fighters sono realizzate dallo Studio Km0 di Firenze, che cuce addosso l’immagine perfetta. Adesso arriva il momento di farsi conoscere, e senza scendere a tanti compromessi ma cercando di mantenere inalterata la mentalità e l’attitudine i tre entrano senza invito nel mondo della birra artigianale: fitti viaggi in lungo e in largo per l’Italia partecipando ai principali festival ed eventi birrari (valicando anche i confini per arrivare in Spagna, Germania e Svezia), dove oltre che per la qualità della birra si fanno conoscere per l’incontenibile allegria e una mentalità inclusiva e socializzante.
Da lì infatti nascono amicizie fraterne con birrai, publicans e bevitori professionisti, che danno vita a birre fatte in collaborazione, a serate nei pub, a nottate incredibili e memorabili nei post fiera. L’aumento della cantina e del volume produttivo fanno sì che in pochi anni si passi dalle 4 referenze del 2016 fino alle 25 ricette del 2021. Proprio questo è un anno di svolta, con l’apertura di un piccolo locale nel centro storico di Radda in Chianti, la scelta di creare una linea tutta nuova di birre confezionate in lattina, e la creazione della Brew Fighters Community che raccoglie adesioni da tutta Italia. Arrivano dei prestigiosi riconoscimenti nei concorsi italiani (Birra dell’Anno Unionbirrai) e internazionali (Barcelona Beer Challenge), fino alla gratificante menzione tra i 50 migliori birrifici italiani del concorso “Birraio dell’Anno” di Fermento Birra.
L’attenzione cresce e il nome pure, come la voglia di sperimentare, migliorarsi, e affrontare nuove sfide.
Le etichette continuano ad aumentare (salgono a 40 le ricette al 2023): gli stili spaziano ora tra lager, IPA di varie ispirazioni, ales inglesi e belghe, scure affinate in botti di distillati, fino alla più territoriale italian grape ale (La Rivolta), prodotta utilizzando il 30% di mosto fresco di sangiovese del Chianti.
Diventa sempre maggiore anche il numero di birre prodotte in collaborazione con altri birrifici italiani e internazionali, e sempre più calibrata è la presenza nei più prestigiosi eventi di settore, tra cui EurHop e Beer Park a Roma, Beer Bubbles a Palermo, fino al Brewskival di Helsingborg (Svezia).
E poi arrivano altri due fermentatori, arriva il marchio di “eccellenza” della guida Slow Food, e l’albo d’oro dei premi si impreziosisce.
Molti gli spunti fin qui, e moltissimi i progetti per il futuro, sempre con l’obiettivo di crescere, imparare, e intraprendere ogni nuova ed eccitante sfida insieme a voi.